Benedetto da Norcia
ANNO DOMINI 480 DOPO CRISTO.
L’IMPERO ROMANO SI È ORMAI DISSOLTO.
Nelle terre lontane da Roma scorazzano orde di invasori selvaggi e senza scrupoli. Attratti dalla magnificenza dell’Impero attraversano la penisola assaltando ed assediando ogni agglomerato urbano che incontrano nel loro cammino.
L’Italia centrale, ricca di operose contrade è una delle loro mete preferite.
Orde di cavalieri famelici ed impazziti, abituati alle steppe aride e desertiche di quella landa sconfinata contenuta tra la pianura sarmatica ed il deserto mongolico, capaci di destreggiarsi cavalcando a pelo, veri e propri centauri, dei purosangue veloci e fortissimi, non trovano praticamente più ostacoli alla loro devastante avanzata.
Le legioni romane, un tempo padrone assolute dei territori e dei confini dell’impero, si sono dissolte come neve al sole, facendo diventare quei ‘limes’ un tempo insormontabili, flaccidi come burro.
Così è facile per chiunque, figuriamoci per orde affamate ed incarognite dalla lunga segregazione, oltrepassare indenni i confini alpini del nordest.
Lungo la discesa verso il sud solo qualche casa fortificata e ben difesa qua e là può sperare di opporre una qualche valida resistenza, che i villaggi ed i borghi rurali si stanno via via spopolando….